Si parla tanto di Alzheimer, come di un destino tutto negativo che incombe sul nostro futuro: vecchiaia e demenza presentate come peso insostenibile per le famiglie e catastrofica minaccia per ogni sistema di welfare, in attesa di farmaci risolutivi. Ma è davvero così?

Con il video “Il nastro rosso” raccontiamo una storia un po’ diversa. Certo – lo si vede bene – la memoria si perde, la solitudine esiste, per muoversi ed orientarsi serve aiuto, ma le protagoniste del nostro video restano pienamente persone. Vediamo la loro quotidianità segnata dalla malattia, ma vediamo anche l’esperienza e le relazioni che hanno costruito una vita. Insieme a Maria, Luciana, Caterina e alle loro famiglie sperimentiamo nel gruppo dell’Alzheimer café la possibilità dell’incontro e della gioia. Il nastro rosso unisce il nostro cerchio e segna una traccia verso una normalità più accogliente e solidale.

Il video – del quale presentiamo qui un breve estratto – raccoglie il materiale registrato nel corso di circa un anno, seguendo le tre protagoniste nel loro contesto normale di vita, negli incontri all’Alzheimer café e attraverso le testimonianze di familiari e amici.

Se ci date una mano e sostenete il progetto possiamo recuperare risorse necessarie per l’insieme delle attività e siamo certi che – secondo le parole di Tom Kitwood – “scopriremo molto di più su come rendere le persone con demenza più capaci di affrontare la situazione, senza dover aspettare bacchette magiche o soluzioni tecniche. E se saremo in grado di avventurarci in un impegno genuino e aperto, impareremo molto su noi stessi.”

La realizzazione del video è affidata a Stefano Forlani, videomaker che da tempo opera in ambito sociale, con cui abbiamo già collaborato e che conosce bene i nostri Alzheimer café.